Zona umida “Toponimo”
Posizione all’interno della nuova rete ecologica
La zona umida “Toponimo” è uno dei luoghi che compongono l’importante rete ecologica costruita dal WWF in oltre 25 anni di attività nella Piana Fiorentina e Pratese, tutto intorno alle due principali aree protette Oasi Stagni di Focognano e Oasi Val di Rose.
Come gli altri luoghi della rete, anche questa zona umida è stata creata “ex novo” mediante ampi interventi radicali di ripristino, il tutto a partire da zone particolarmente “povere e banali” per la gestione agricola intensiva che vi veniva precedentemente praticata.
All’interno di questo nuovo sistema di grande interesse ecologico e paesaggistico la zona umida “Toponimo” costituisce il sito n° 5.
Quadro normativo
- L’area, di proprietà pubblica, è situata all’interno del Parco fluviale di Lastra a Signa.
Ubicazione
Piana Fiorentina, in sponda sinistra Arno, presso il Parco fluviale di Lastra a Signa.
L’area oggetto dell’intervento di ripristino si colloca nell’area denominata “Stagno”, posta a nord dell’abitato di Lastra a Signa, fra i due affluenti dell’Arno, torrente Vingone e fosso Stagnolo.
L’ambiente si colloca inoltre nella porzione più settentrionale del “Corridoio Vingone” della Piana Fiorentina, così come definito dall’Autorità di Bacino del Fiume Arno nel 2006.
Estensione
Circa 8 ha
Proprietà
Comune di Lastra a Signa
Ente supervisore per gli aspetti ecologici e paesaggistici
Comitato per le Oasi WWF dell’Area Fiorentina.
Ente manutentore
Comune di Lastra a Signa
Caratteristiche del luogo
Habitat palustre realizzato per la tutela della flora e della fauna degli ambienti umidi planiziali.
Si distingue una porzione più aperta (“chiaro”), circondata sui lati da una fascia a bosco umido con prevalenza di salici, e una porzione caratterizzata da abbondante canneto. A lato, attorniato da una folta fascia boschiva, vi è un altro piccolo bacino.
L’intervento, sotto la denominazione “Toponimo“, si configura inoltre come opera d’arte contemporanea nell’ambito del più vasto progetto Artlands che interessa da anni il territorio della Piana Fiorentina e Pratese (www.artlands.net)
Storia del progetto
Il progetto nasce dalla scoperta nel 2005 di un’importante zona riproduttiva degli Anfibi nell’ambito delle indagini svolte nella zona dal Gruppo di Studio per la Conservazione degli Anfibi del WWF Toscana.
La piccola zona umida, a carattere tipicamente stagionale, si formava ogni anno sul fondo di un’ampia cava di ghiaia ormai dismessa da anni. Contemporaneamente al rinvenimento del sito si apprese anche che il luogo sarebbe stato oggetto entro breve tempo di alcuni lavori finalizzati alla realizzazione di un “parco fluviale”. Questa nuova destinazione urbanistica prevedeva la realizzazione, in collaborazione con Publiacqua, di una serie di attrezzature per le attività del tempo libero (aree picnic, sentieri, pista ciclabile etc.) e la trasformazione dell’area in una sorta di giardino pubblico secondo un modello di riqualificazione a verde tipico delle zone di periferia urbana. Nello specifico, pur dovendo realizzare un parco, nessuno studio era stato previsto preventivamente per censire eventuali emergenze floro-faunistiche, e poterle quindi valorizzare. Così anche la zona umida non era stata in nessun modo considerata: ben due dei percorsi pedonali di progetto sarebbero dovuti passare proprio sopra il piccolo ambiente umido, tanto che ne era stato previsto il totale riempimento con materiale terroso e/o inerti. Grazie ad una forte azione del WWF sull’Amministrazione locale competente, alla fine si giunse alla modifica del progetto in corso d’opera, con la conservazione dell’area riproduttiva e il suo ampliamento a formare un piccolo bacino lacustre.
Modalità di fruizione
Il Parco fluviale entro cui si trova l’ambiente umido è di libero accesso a piedi.