La “sorprendente” rete ecologica rigenerata “ex novo” dal WWF nella Piana

Focognano non è sola!
C’è un intero sistema di aree di grande valore ecologico e paesaggistico che il WWF ha pazientemente ricostruito dal 1996 ad oggi in questo “difficile” territorio, in stretta collaborazione con molti enti pubblici e privati.
Se, dal punto di vista della conservazione della biodiversità, Focognano con i suoi cento ettari di laghi, acquitrini, prati umidi, siepi e boschi al centro della pianura rappresenta la principale zona “source” dell’intero territorio che da Firenze si estende fino a Pistoia, tutte le altre aree poste attorno, a cominciare dall’Oasi “gemella” Val di Rose, vanno a formare una diffusa, straordinaria nuova rete ecologica.

Segue l’elenco delle principali aree del sistema del WWF:
Oasi WWF “Val di Rose”
1 – Zona umida “La nuova Bandita”
2 – Riserva integrale “Lago Casanuova
3 – Zona umida “Stepping stone
4 – Zona umida “Lanciare un primo sasso
5 – Zona umida “Toponimo”
6 – Zona umida “Coleps
7 – Zona umida “Ecotoni
8 – Zona umida “Isole
9 – Zona umida “Onde

Sotto il coordinamento del WWF, tutte queste opere ambientali sono state prima oggetto di pianificazione, poi di specifica progettazione e quindi successiva realizzazione. Come illustrato al paragrafo “Progettare nuovi habitat umidi all’interno delle casse di espansione“, molte di questi interventi sono stati compiuti, su proposta dell’Associazione, in concomitanza con la costruzione di nuove casse di espansione, e proprio per questo tipo di progetti la Piana Fiorentina rappresenta oggi il più importante laboratorio sperimentale a livello nazionale.

Ricordando che molti anni fa, quando l’azione dell’Associazione su questo territorio ebbe inizio, questo progetto sembrava essere assai ambizioso se non addirittura utopistico, è importante constatare che oggi, a fronte delle tante esperienze di successo, i vari nuovi habitat realizzati, in forza anche della loro serena bellezza, sono divenuti un vero e proprio volano per ulteriori progetti e sono molti gli enti e/o i soggetti pubblici e privati che fanno domanda per entrare in questo sistema territoriale, mettendo a disposizione nuove aree da progettare e tutelare.

In riferimento al territorio della Piana Fiorentina e Pratese, è forse interessante ricordare anche che, negli anni e più volte, la Regione Toscana ha annunciato il proprio proposito di voler realizzare in quest’area un ampio progetto di “parco”. Sempre secondo la Regione, quest’ultimo dovrebbe però essere capace di racchiudere in sé, oltre agli aspetti naturali e storico-culturali, anche quelli di tipo agricolo e di tipo infrastrutturale-periurbano. Su questo fronte, comunque, ad oggi non sono stati ancora raggiunti risultati degni di nota e, proprio in contrasto con questa apparente “immobilità”, ecco che l’Oasi di Focognano e tutte le altre aree create dal WWF intorno vanno a rappresentare una realtà estremamente concreta, fatta di ambienti dove si agisce efficacemente per la conservazione e dove i cittadini possono riscoprire l’emozione di appartenere a questo territorio.
Proprio al fine di vedere nel futuro il concretizzarsi di questa idea più ampia e generale di Parco Regionale della Piana, le zone del WWF hanno acquisito un ruolo decisivo. Da un lato infatti esse costituiscono la possente “spina dorsaledel futuro parco, dall’altro hanno anche il prezioso ruolo di zone “pilota” dove è stata sperimentata con successo nel corso di molti anni una gestione dei luoghi corretta e costante, a favore della conservazione della biodiversità e del paesaggio.

UN NUOVO MODELLO DI PIANIFICAZIONE

Il fatto che la Piana Fiorentina sia nota per essere una zona molto “complessa” dal punto di vista della pianificazione, a causa degli enormi e spesso contraddittori interessi in campo, e il fatto che proprio questa sua caratteristica la avvicini alla situazione presente nelle estese “periferie” di molte altre città di pianura, sia in Italia che all’estero, fa di Focognano un caso emblematico di pianificazione del territorio nel panorama nazionale e un esempio straordinario di intervento di architettura del paesaggio che sarebbe opportuno provare a replicare in molte altre realtà.

Per ulteriori approfondimenti su questi temi si veda: Scoccianti, 2013a, 2013b, 2013c e 2014.

1 Scoccianti C., 2006. Ricostruire Reti Ecologiche nelle Pianure. Strategie e tecniche per progettare nuove zone umide nelle casse di espansione. Dieci interventi a confronto nel bacino dell’Arno. Autorità di Bacino del Fiume Arno, Firenze: X + 288 pp., 248 figg.).

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